Bologna 11/06/06 h. 4.41 a casa
È proprio vero che quello che sai non ti fa male, come diceva un mio vecchio amico peruviano.
Sono appena venuto a conoscenza di un fatto che mi ha fatto incazzare come un’ape cartmaniana. Il fatto è che la cosa la sospettavo da tempo, e qualche minuto fa ne ho avuto la conferma.
Ma partiamo dal principio:
qualche giorno prima degli spettacoli del BUH!! Sono stato a una festa, dove ho conosciuta una ragazza, con la quale la notte stessa sono stato a letto. È stata un’esperienza fantastica e divertente, non volevo finire mai, ma la mattina dopo dovevo andare a lavorare, e mi dovevo svegliare presto. Prima di andare ne feci un’altra, e lì l’esplosione della mia libido.
Purtroppo avevo perso le sue tracce nei giorni a seguire, e dopo tutti e tre gli spettacoli mi decisi ad andarla a trovare a casa; lì la trovai che dormiva, e la svegliai con un bacio appassionato.
Quella notte stessa andammo a ballare e poi finimmo la serata a casa mia con una scorpacciata di sesso.
Quello è stato un periodo veramente fruttuoso, mi sentivo al massimo e tutto mi sembrava facile.
Si erano messe ben in chiaro le cose sin dall’inizio, lei non voleva un rapporto troppo opprimente, ed io in cambio chiedevo solo la sincerità.
Tutto è andato bene, ci vedevamo periodicamente e facevamo sesso fino all’alba, poi la svegliavo per farla andare a lezione, e finiva che arrivava in ritardo perché ce ne eravamo fatta un’altra con calma. Tutto è andato bene, finché non sono partito per le mie ferie…
Durante quel periodo ci eravamo sentiti diverse volte, e tutto mi faceva pensare al fatto che lei volesse una storia seria (dentro di me lo speravo, anche se dicevo e capivo, non so perché, che la cosa non poteva durare), ma di ritorno a Bologna, lei non si fa vedere per via del suo lavoro a casa, passano ancora diversi giorni e non si fa sentire.
Nel frattempo mi sono procurato il colpo della strega durante un allenamento di acrobatica, e sono rimasto a letto per 6 giorni dolorante; mi sono sentito solo, anche se sentivo qualcuno col telefono.
Qui la mia prima identificazione con la vecchiaia e la mia futura morte.
Avevo il presagio che la ragazza non volesse più fare nulla, e che si fosse trovata un altro (visto che dal momento che non eravamo una coppia, ci eravamo concessi di fare sesso anche con altri).
Poi quando ero quasi guarito lei si fa sentire, ed è a Bologna; e quella sera stessa ci siamo visti e abbiamo dormito assieme.
Esatto dormito, perché si è rifiutata di fare del sesso con me, e la mattina seguente pure. Poi più niente, ho provato a chiamarla diverse volte, ed a invitarla a diverse feste, ma lei prima accettava, e poi non si faceva più sentire; finché un giorno mi arriva un messaggio in cui dice che mi vuole parlare.
Là il sospetto è ormai una mia certezza, e per caso la incontro alla coop a fare la spesa. Tra una chiacchiera e un’altra chiedo cosa volesse dirmi (gravissimo errore da parte mia), e lei mi risponde che non vuole più fare nulla con me, ed al mio domandarle perché, mi risponde che ho provato a cercarla molte volte (ho capito subito che mentiva, ma ho abbozzato). Tranquillo le ho risposto che il nostro non era un rapporto di coppia, e che la cosa mi andava bene (anche se un po’ dispiaciuto di avere perso una latteria ambulante), e che comunque da parte mia ci sarebbe stato l’amicizia (e magari qualche altra notte di sesso).
Da quel momento mi sono comportato come con tutti i miei amici e amiche, e quando la chiamavo mi diceva sempre che aveva da fare. Ma per il giorno del mio compleanno e della pizzata organizzata a casa mia quella sera, aveva promesso di esserci; ma lì ha fatto il primo bidone, e poi aveva assicurato che sarebbe venuta al cassero a ballare, ed anche lì altra bidonata.
Mi sono incazzato moltissimo per il suo modo di fare, ma non le avevo detto niente, aspettavo di parlarle di persona per chiedere come mai, e per togliermi il dubbio che lei mi volesse evitare.
La incontro per caso un paio di giorni dopo ai giardini Margherita, e mi metto a parlare un po’ con lei, anche se ci sono dei suoi amici, e le butto là la frase : - mi stai evitando, che ti ho fatto?- lei risponde che non è vero, e mi dice che per quella sera ci sarebbe stata ad un’altra mia pizzata.
Tutta la giornata sono stato fuori di testa e cel’avevo con il mondo, e sono anche stato cattivo con delle mie amiche, ma spiegavo loro che era più forte di me, e che il giorno dopo mi sarebbe passato (e così è stato).
Morale della favola alla mia pizzata si è presentato solo il grande Giancarlo, e ci siamo fatti fuori tre pizze a testa.
Da quel giorno non l’ho vista più, e quando la chiamavo era sempre sul vago.
Stasera alla fine l’ho incontrata a piazza S. Francesco durante una festa (dove sapevo l’avrei incontrata), e non ho perso tempo a chiedere come mai mi stesse evitando.
All’inizio mi ha risposto che non era vero, poi ha cambiato idea dicendo che non le andava di vedermi, e poi mi ha dato un abbraccio caloroso e falso. Io ci sono cascato!
Ma quando siamo andati via alle tre e mezza del mattino, alla fermata abbiamo incontrato un suo amico ubriaco, un essere schifoso e orripilante, che ci provava in maniera spudorata e ubriaca; e lei vedevo che ci stava, ma cercava di non farmelo notare (come non fare notare qualcosa a una persona come me, che ha mille occhi!?), e poi si sono acquattati a fumare e a parlare, e ho notato che lui metteva la mono sulla sua figa.
Non mi è partito solo un moto blando di gelosia, ma mi è partita la rabbia di chi si è sentito tradito da una persona che l’ha conosciuto nell’intimo, e che non ha perso tempo a pugnalare alle spalle.
È arrivato l’autobus, siamo saliti e lei si è fatta avvinghiare dal quello schifoso.
Allora ho deciso di chiarire: ho chiesto se voleva davvero andare a letto con lui, e lei in maniera innocente mi ha fatto cenno di sì; poi da lì sono partite le domande finale causate da un tuffo al cuore: alla fine ho scoperto quale era la causa del suo evitarmi, ho scoperto che non le piaceva fare sesso con me ( ma perché non mel’ha detto, avrei provveduto), e che non aveva avuto il coraggio di dirmelo.
Le ho fatto una pacata sfuriata sul bus, e quando sono sceso ho dato un cazzotto ad una pensilina mandandola in frantumi (era dalla mia adolescenza che non lo facevo) e sono andato a casa visibilmente innervosito.
Arrivato a casa mi è arrivato un suo sms, che diceva: mi dispiace.
Le ho risposto che delle sue scuse me ne pulisco il culo, e che le deve venire un tumore all’utero per come tratta la gente.
Non me la sarei presa così se solo lei me lo avesse detto di persona, ma non ne è stata capace, e così molte altre donne.
Le donne dicono di volerti bene, ma ti tradiscono e non hanno mai il coraggio di dirtelo.
Le donne mentono perché, dicono, non vogliono fare del male, ma ne causano di più.
Le donne sono degli esseri spregevoli (tutte quelle che ho incontrato) e io ODIO LE DONNE.
Non sono le parole di un uomo ferito, ma una lenta riflessione maturata al lavoro in tre anni di contatto con il pubblico.
Ovviamente ci sono delle eccezioni, ma si contano sulla punta delle dita.
Chi chiede sincerità avrà solo inculate.
Non esistono donne sincere e non esiste l’amore, il romanticismo e tutte le cagate che ci stanno intorno.
Siamo stati cresciuti con l’idea che l’amore sia una cosa meravigliosa.
È una blasfemia!
Ci hanno educato alla conquista dell’amore, ma ora mi accorgo che è stata una grossa macchinazione da parte dei potenti, visto che la nostra società si basa sul sesso.
Tutte le società animali si basano sul dominio e sul sesso, ma lì il sesso si ferma alla riproduzione e basta.
Qui ci siamo creati dei canoni che non sono quelli legati alla riproduzione, né alla gioia del corpo; cerchiamo l’orgasmo mentale, che soddisfi il nostro ego e la nostra psiche.
PUTTANATE!!!!
Ci dobbiamo destare da quest’animazione sospesa, e capire che l’amore è un’invenzione come il romanticismo, e che da ora in poi mi dichiaro
UOMO LIBERO DALL’AMORE; UOMO SENZA ROMANTICISMO; UOMO LIBERO!
Le donne sono al potere, e adesso capisco perché tutte le vecchie civiltà le hanno demonizzate, sono il vero male, ma servono alla riproduzione.
Per me le donne devono essere solo oggetti del mio desiderio sessuale, e se mi va della riproduzione del mio patrimonio genetico.
D’ORA IN POI SARO’ PROMOTORE DELL’UOMO LIBERO!!!
Chi è con me mi segua. Non è mero maschilismo e semplice misoginia, è un RIPRENDERSI QUEI DIRITTI CHE CI HANNO RUBATO NEL TEMPO.
ODIAMO LE DONNE CON TUTTI NOI STESSI, TRATTIAMOLE COME QUELLO CHE DEVONO ESSERE: DELLE FIGHE CON SOPRA DUE TETTE E UN CORPO INTORNO.
Qui le mie prime parole di liberazione dalle catene!
Cristian Pintacorona
Finito alle 5.39 #
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