sabato 14 gennaio 2012

Il passato alle spalle

Bologna   23/07/07   h. 11.40    a casa

In questi ultimi 2 giorni ho pulito la casa, e fatto un po’ di spazio tra le mie cose (anche se il dottore mi ha detto di fare assoluto riposo per via del troppo allenamento, ma mi piace e non so stare troppo fermo).
Ho cercato di cambiare la disposizione dei mobili nella mia stanza, ma oltre a togliere cumuli di polvere da dietro gli stessi, la decisione finale è stata quella di mantenere ogni posizione: ci stanno meglio!
Però ho colto l’occasione per fare spazio tra le vecchie cose, buttare via altro e mettere a posto documenti e appunti universitari.
Tra i vari fogli e carta straccia ho trovato:

    Un      biglietto del treno da Treviso a Bologna… visto, strappato e buttato tra i      rifiuti differenziati.
    Un      foglio con su scritto le cose che avrei dovuto fare per migliorarmi e per      guadagnarmi di nuovo il suo rispetto, con un punto scritto da lei… visto,      letto, strappato e buttato tra i rifiuti differenziati.
    Vecchi      fogli inutili; numeri di telefono di ragazze che non ho mai chiamato;      minchiate inutili; ricordi scomodi… visto, distrutto e buttato tra il      differenziato.

Ma nei giorni precedenti sono anche riuscito a liberarmi di alcuni ricordi (leggete: l’armadio).
Ho dato ad un mio amico delle scarpe che gli servivano, soprattutto gli ho regalato una felpa e una maglia che mi erano state regalate da lei e la sua famiglia.
Quando ho visto che se le portava via ho sentito un moto di liberazione nel cuore, un volere dimenticare tutto ciò che mi è successo a cavallo tra l’anno scorso e questo.
Però ero solo a metà dell’opera: mi rimanevano tra le magliette 2 t-shirt nere che mi erano state regalate da sua madre per la befana. Così ho provato a darle a Phil, ma lui non le ha volute dicendomi che erano un regalo che mi era stato fatto, e che non di regalano i regali.
Preso atto di questo, la sera stessa è venuto Emiliano, e preso il discorso gli ho fatto provare le magliette, e se le è prese con molta felicità.
Adesso il mio armadio è vuoto, vuoto dei ricordi e del dolore che ho sofferto.
Non voglio più avere a che fare con lei e con la sua famiglia (anche se loro non c’entrano niente); non voglio più nulla di loro nella mia vita e così ho dato via i miei ricordi una volta cari e belli.
Non sono riuscito a vestire il dolore, l’ho eliminato e ora è soltanto una parte dei ricordi della mia mente; cose, quelle, di cui difficilmente riuscirò a liberarmi.

Ho pulito la mia stanza, ho lavato i miei ricordi, ho messo a posto le mie carte e mi sono disfatto dell’inutile amore.
Il passato va lasciato alle spalle, e quando sarò più grande riderò di tutto questo.
Il passato non esiste; il futuro non esiste; esiste soltanto il fuggevole presente… o meglio dire: la nostra percezione del tempo oscilla tra due campi inesistenti!

Mai più l’amore sopra la mia testa, ma la mia testa su tutto!

Finita alle h. 12.08

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