lunedì 2 gennaio 2012

ADDIO CARO AMICO DYLAN!

Sabato 8 aprile, alle 15.45, all'età di 12 anni è morto uno dei più cari amici che avevo.
il suo nome era Dylan Pintacorona, di razza canina, per l'esattezza pastore tedesco.
ha visto passare le fasi più critiche della mia adolescenza, mi ha fatto compagnia in tante occasioni, era un cane ben voluto da tutti; era intelligente ed affettuoso, scaltro e gentile; era uno di famiglia.
sin da quando cel'hanno regalato nel 1994, era poco più di un cucciolo, ha dimostrato una dote che in pochi avevano: era un FEARLESS! sì un cane senza paura, non stupido, ma spericolato, come tutti noi; infatti quando lo ricevemmo, lo misimo nell'allora casa di via Schillaci 17, nel terrazzo a svermare.
così un pò per la voglia di uscire con noi, e un pò non restare solo in terrazzo (all'epoca ne avevamo altri 2 di cani) si gettò senza pensarci due volte, ed atterrò di culo sulle setole di una scopa, senza praticamente farsi nulla (fece come nei cartoni animati: saltò da un ramo all'altro dell'albero che dava sulla terrazza).
faceva tuffi con noi da 25 metri a mare, senza pensarci tanto su, era sempre con noi, era velocissimo, superò in velocità un motorino che andava agli 80 km orari, fu investito una volta, e rimase illeso. era un cane con una forza e una temerarietà senza pari: atterrava anche pitbull e rotvailer addestrati al combattimento; aveva un gran cuore, era un condottiero, e da condottiero se ne è andato.
ha sempre avuto tutta la fiducia e la libertà che chiedeva, non ci ha mai tradito!
quando sono tornato a casa durante queste ferie, l'ho trovato visibilmente cambiato: si muoveva a malapena ed aveva un problema visibile allanca sinistra, quasi un callo osseo (sono poi venuto a sapere che era un tumore), appena mi ha visto mi ha fatto le feste; era notevolmente canuto nei baffi, ma il suo sguardo era genuino e vigoroso, anche se si vedeva che aveva problemi alle catarratte. non abbaiava più, e carezzandolo ho sentito delle cisti sul cranio (ho scoperto che anche quelli erano tumori).
penso che soffrisse, ma non lo dava a vedere, almeno quando lo portavamo fuori.
da quando sono arrivato le cose sono peggiorate: faceva sempre meno strada, mentre il piccolo cochiis saltava felice nel campo, arrancava, si stancava presto, ma non per via del cuore (peraltro ancora perfetto, perchè era allenato) per via delle zampe; finchè dopo un paio di giorni che ero là è spuntato qualcosa al muso, ed emanava un odore di carogna. lo abbiamo portato quello stesso giorno dal veterinario che si è stupito nel vederlo ridotto in quella maniera, e in 6 mesi soltanto dall'ultima volta.
ci ha chiaramente detto che non gli restava molto da vivere, e che quel che restava non sarebbe stato piacevole per lui. e lì tra le lacrime che sgorgavano sole (e che tutt'pra sgorgano al solo pensarci e scriverlo, ma lo devo come segno di rispetto verso di lui) ho preso la decisione di dargli 10 giorni, e finire il tutto un giono prima che me ne andassi, e cercare di fargli vivere quegli ultimi momenti felici. il dottore ci ha dato dei farmaci che lo avrebbero tirato su (ma che alla fine non abbiamo dato per via delle controindicazioni). il suo corpo cominciava a emanare un cattivo odore, ma la sua volgia di vivere era sorprendente, quando era con noi era felice, e continuava a mangiare di gusto, anche se con difficoltà, visto il tumore che gli era venuto alla bocca.
non dava a vedere che soffriva, e non accettava trattamenti di favore: FORTE E ORGOGLIOSO!
ma 6 giorni dopo il tumore alla bocca era diventato troppo grande, e lui non riusciva più a mangiare. il giorno dopo lo abbiamo accompagnato (io e mio padre) dal veterinario, per non farlo più tornare a casa.
Lui aveva capito e con la testa alta ci ha seguito senza problemi,entrando come se niente fosse nella sala.
FIERO FINO ALLA FINE, E FORTE COME UN ORSO, E FINO ALLA FINE SENZA PAURA!
ha cercato di restare in piedi anche quando l'effetto del sedativo lo buttava giù.
poi l'iniezione, ed in meno di 30 secondi il suo cuore si è fermato!
sono scoppiato in lacrime, in ginocchio, e così è stato per 2 giorni.
finiti i controlli di rutine e chiusi i suoi occhi, consapevoli che alla fine avevamo fatto un favore a quel familiare per evitare una lunga sofferenza lo abbiamo accompagnato su una montagna, dentro una pineta, dove mio padre aveva già preparato il loculo; lo abbiamo "allungato" ancora un pò, e lo abbiamo riposto lì. lo abbiamo coperto con grossi massi e lo abbiamo coperto con la terra.
ho ancora davanti l'immagine del suo corpo esanime con la lingua ancora rosea a penzoloni, ed i licquidi che cominciavano a fuoriuscire; ma dentro di me rimane fissa la sua forza e la sua bellezzza:
KALO'S KAY AGATHO'S!
sicuramente dalle sue spoglie nascerà un mandorlo duro, nodoso, resistente; ancorato alla terra e che ogni aprile donerà fiori rosei alla bellezza del cielo ed alla vista dell'uomo. quando sarà maturo il tempo non andrò là a piangere su di una tomba, ma a raccoglierne i frutti della sua passione!
ADDIO CARISSIMO DYLAN! IL TUO RICORDO E' PRESENTE NELLA MIA VITA! #

Nessun commento:

Posta un commento