Bologna 16/06/06 h. 2.27 a casa
Qualche settimana fa, per scherzo ho chiesto ad una mia amica di leggermi la mano.
Lei la conosco da poco tempo, e ci siamo visti soltanto non più di 4 giorni in tutto. Però sin da quando l’ho incontrata ho capito che è una persona davvero speciale; c’è subito stato molto feeling, e come sempre, ci ho provato per poi capire che non serviva a nulla, perché non è il suo corpo quello che voglio, ma la sua amicizia e la sua esperienza di vita.
Quando le ho mostrato la mia mano la sua risposta è stata quasi senza esitazione: te lo dico domani mattina!
In quella sera eravamo entrambi molto stanchi e provati dalla intensa giornata che avevamo passato in cerca di soggetti per la sua video installazione.
Sì lei è un’artista, una fotografa e videomaker; ma è soprattutto una persona incredibilmente bella, e devo dire proprio in tutti i sensi, con una gioia che non avevo mai visto in una donna, e che mi ha lasciato un segno indelebile.
Il giorno dopo le ho chiesto come mai volesse spiegarmi assolo quello che aveva letto (e poi era anche abbastanza buio, ha forse la vista notturna?), e lei mi ha subito risposto che: a breve dovrò fare una scelta di vita, una cosa che seguirò e che mi aprirà la strada per altre cose che mi porteranno avanti nel mio cammino della vita. Verrò messo di fronte a delle alternative, e dovrò scegliere quelle giuste che delineeranno la linea della mia vita, che al momento non si è ancora formata del tutto.
Ora, non che io creda in queste cose, ma il suo tipo di risposta ed il suo modo di fare così spigliato mi hanno incuriosito; anche io sapevo già di dovere affrontare delle scelte, anche abbastanza difficili, e che queste scelte me le porterò dietro per la vita.
In quei pochi giorni ho visto il suo modo di lavorare, ed ho apprezzato la gioia che provava in ogni attimo del suo lavoro: come diceva (non so bene chi) se ami il lavoro che fai, non lavorerai mai un giorno in vita tua! Ed io ho capito cosa significasse questo attraverso lei.
La cosa strana è che ci togliamo poco meno di un giorno, di data, e 5 anni, di età; e quel non so ché, ancora mi ronza dentro.
Sento di volerle bene, e non vedo l’ora di poterla rincontrare, ma, soprattutto, vorrei diventare il suo assistente fotografo, voglio imparare da molto tempo quest’arte.
Le ho chiesto già un paio di volte di accettarmi, ma mi ha risposto che prima vuole vedere bene le mie doti e la mia propensione, e se so scattare foto.
Non so se so fare tutto quello che mi ha chiesto, ma ho molta voglia di imparare a esprimere quello che vedo attraverso gli occhi degli obbiettivi e delle luci.
Capisco che la cosa non sia facile, e che rischio di rimanere affamato per molto tempo, ma la vita va vissuta, e quindi sto prendendo una decisione:
voglio crescere nel mondo dell’arte, e non mi importa che tipo, ma voglio avere quella gioia che esprime lei ogni volta che guarda con quei suoi occhi chiari e profondi il mondo.
La mia visione non sarà uguale alla sua; i miei occhi sono neri, e nella mia vita ho conosciuto molte forme di dolore che mi hanno reso quello che sono ora, ma desidero ritrovare quella parte che un po’ ho smarrito, quella parte di me che si entusiasmava per ogni cosa mi capitasse davanti gli occhi.
E in fondo è questo l’artista, un essere che si appassiona alla vita e che la racconta attraverso la passione filtrata dal suo corpo.
Cercherò di diventare uno strumento dell’arte (anche se a volte penso che non possa esistere, ma sono antitetico per natura, e mi contraddico ogni 30 secondi) e donerò un po’ di gioia di vivere a chi voglia prenderla.
Che dire…
Grazie Alessia, incontrarti è stata una grande fortuna… ma magari vederti anche un altro paio di volte non guasterebbe.
Ciao ragazzi alla prossima.
Finito alle 2.55
Cavolo sono come speedy gonzales: yeppa yeppa, arriba arriba andale!
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