Bologna 31/01/07 h. 9.11 a casa
Ormai è passata una settimana dalla fine del mio periodo felice, che coincide con l’inizio del mio periodo peggiore.
Ho passato 6 mesi bellissimi accanto ad una ragazza della quale sono tutt’ora innamoratissimo.
La felicità mi prendeva e mi faceva volare in alto, mi faceva essere più forte e mi faceva sentire i problemi risolvibili con un semplice gesto.
Ebbene tutto questo non è assolutamente vero!
L’amore è come una droga che ti ovatta a tutto quello che succede intorno a te, e ti fa credere di essere un leone, quando invece sei una mosca.
Sto soffrendo, ogni giorno che passa sembra che la sofferenza debba solo aumentare, mentre il mio amore per lei debba solo ingrandirsi.
Quello che l’ha fatta allontanare da me è stata la mia grande voglia di volere solo stare con lei, non rendendomi conto che mi stavo annullando in quella relazione, appiattendola al punto tale che lei non provava più piacere a stare con me; quindi mi ha detto che mi lasciava.
Ho pensato che se la amo la devo lasciare andare per la sua strada, e che la sua felicità è anche la mia, anche se non sarà la nostra.
Ieri ci siamo rivisti, è venuta a lasciarmi le cose che avevo da lei, e a riprendersi le sue.
Ci siamo parlati, lei ha pianto, io volevo ma ho pianto tutto il tempo dentro di me; le ho detto che la amo e che l’amerò sempre e che anche se troverà qualcuno ne sarò felice per lei.
Menzogna, menzogna spudorata e schifosa!!
Voglio vivere la mia vita con lei, sentire ancora il dolce profumo che emana il suo corpo, vedere i suoi occhi, le sue labbra, i suoi seni, il suo sesso…
Ma so che non è assolutamente possibile, perché lei ha deciso che deve essere così, e quindi me ne devo fare una ragione.
Ci siamo promessi che non ci perdiamo di vista, che ci rivedremo a metà febbraio, data in cui avremmo festeggiato i nostri 6 mesi effettivi, e che cerchiamo di restare amici.
Così dopo avere visto insieme e abbracciati una puntata di south park , come facevamo prima di metterci insieme, l’ho accompagnata alla fermata dell’autobus, e nel tragitto mi ha detto che un ragazzo le ha già chiesto di uscire, e che per accattivarsela le ha anche pagato una parte della riparazione alla sua bici.
Quando mel’ha detto il mio cuore è sprofondato nel perineo, mi sono sentito morire, e l’ho abbracciata più forte che mai.
Guardandomi con gli occhi rossi e imperlati mi ha chiesto cosa avessi, ed io ho risposto – niente -, ma dentro di me volevo ululare dal dolore.
Prima di andare a dormire l’ho rivista accanto a me, ma era un sogno, stavo già dormendo.
Appena mi sono svegliato mi sono messo a piangere, come ieri sera dopo che l’ho vista allontanarsi sul bus.
Mi sento totalmente perso, e sto male solo al pensiero che un altro uomo la possa stringere come facevo io, mi sto raccogliendo con il cucchiaino e sto riattaccando i miei pezzi con la saliva.
Sto cercando di diventare forte, ma il sapere che lei è innamorata di me mi dà quella certa distruttiva speranza che mi fa pensare che un giorno torneremo insieme.
Ma per fare ciò devo cambiare alcuni miei modi di pensare e di agire, devo curare ancora di più mè e il mio io, e devo continuare per la strada dello studio che ho iniziato.
Non devo fare sì che una relazione andata male mi distolga dai miei obbiettivi; il tempo è poco prima del fallimento del mio progetto.
Se mi ama e se vuole anche me nella sua vita (cosa che penso ormai impossibile) tornerà, altrimenti conserverò nella mia mente i bellissimi momenti che ho passato con lei, e pian piano la mia ferita al cuore si rimarginerà anche se non del tutto.
Eleonora ti amo, ma questo non è il nostro tempo.
Finita alle h.9.37
Nessun commento:
Posta un commento