lunedì 2 gennaio 2012

Il volo!

ciao a tutti ragazzi.
in questi giorni mi è venuta in mente una cosa, riportatami indietro dalla mia infanzia grazie ad un libro libro di Douglas Adams (nella saga della guida galattica per autostoppisti), ed esattamente nel terzo libro , la vita l'universo e tutto quanto, in cui la guida spiega il modo di come potere volare, catalogandolo come "impossibilità sportive", e dove poi uno dei protagonisti "Arthur Dent" si imbatte proprio perchè involontariamente è riuscito nell'impresa.
la guida galattica dice che per potere volare bisogna lanciarsi da unadiscreta altezza e lasciarsi cadere, e quasi al momento dell'impatto essere distratti da qualcosa, in maniera da non pensare alla forza di gravità, e non farsi sentire dalla stessa.
il risultato non è sempre quello sperato, e molti finiscono col muso a terra, ma quando ci si riesce, cominciano i voli pindarici!
dopo molte prove, si può arrivare ad un livelo di distrazione tale che risulta facile spiccare il volo.
la domanda che vi starete ponendo, allora, sarà del tipo: ma che me ne frega!
il fatto è che ieri, mentre andavo a milano con una mia amica, in treno, abbaimo cominciato a parlare del più e del meno. si sono inseriti anche un paio di persone dello scompartimento, il più grande dei quali era un calabrese di ritorno a casa da una visita, e che mi ha chiaramente fatto capire di fare il polizziotto, e per l'esattezza il "falco", ma era una persona affabile, e penso di avere capito solo io il suo menstiere, perchè me lo ha detto per simbolismi e girandoci intorno, ed alla seconta l'ho fermato dicendogli che avevo capito.
ma ritorniamo al volo!
praticamente questo si mette a parlare del fatto che quando era più giovane avava fatto un corso di training autogeno, e che in quella circostanza aveva sentito della possibilità del volo, e che poi aveva letto un libro di un tale italiano che: parlando del volo disse che una volta il suo maestro lo fece volare con il peyote. il fatto è che il passeggero asseriva che l'allucinogeno in questione fosse un fungo, mentre io gli ho detto subito che è una pianta, se ne ricava il decotto dal suo fusto, e che NON è un fungo; e dopo un paio di botta e risposta ha ceduto alle mie convinzioni.
tutto ciò mi ha fatto pensare che il tipo di volo tratto dal libro fosse ispirato al volo che si attua nei sogni; ed in quel momento ho chiesto a tutti, tranne la cnese scorregiona che dormiva nel sedile in mezzo, se avessero mai sognato di volare, tutti hanno risposto di sì,anche la cinese scorregiona, tutti tranne la mia amica che ha esplicitamente detto di non avere mai fatto questo tipo di sogno; ed alla quale ho risposto che fa bene a fare filosofia all'università, almeno sarà la prima filosofa con i piedi per terra!
così preso dalla stanchezza del lavoro che avevo da poco finito, mi addormento, ed al mio risveglio una folgorazione:
l'autore del libro non si basa sulla teoria dei sogni, ma sulla teoria dell'ape!!!!
vi spiego:
fisicamente e matematicamente l'ape non dovrebbe essere in grado di potere volare, perchè la forma delle sue ali, l'aria che riescono a spostare ed il peso che devono supportare, no dovrebbe essere in grado di farli librare.
allora pechè volano??
la risposta alla quale si è arrivati è stata questa:
L'APE VOLA PERCHE' NON E' A CONOSCENZA DELLA MATEMATICA E DI TUTTO QUELLO CHE DERIVA.
infatti come mi rese noto il mitico Tino, in una base aeronautica c'è questa scritta all'ingresso:
MATEMATICAMENTE L'APE NON PUO' VOLARE, MA L'APE QUESTO NON LO SA!
quindi se riuiscissi a scordarmi della forza di gravità anche io sarei in grado di volare?!
perchè non ci proviamo tutti insieme???
al massimo ci rompiamo tutti le corna, così potermo finalmente passare sotto i balconi.
ciao alla prossima!

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