Bologna 16/06/06 h. 11.02 a casa
Accidenti, proprio stanotte avevo deciso di postare qualcosa che riguardasse lei (la mia amica Alessia), e stamattina facendo un giro di chiamate, per la partita della nazionale di domani, ho provato a sentirla.
Mi ha risposto; con una voce ancora un po’ assonnata, le ho chiesto se disturbavo, e mi ha risposto con quel suo solito modo gentile che si era appena svegliata e che aveva un po’ di mal di testa per via di una sbronzarella presa la sera prima.
Le ho suggerito di prendere un uovo, ma ha replicato che non voleva vomitare, e che quindi optava per un “biccotto” (non ci sono errori, cioè lei ha detto la parola giusta, e io l’ho storpiata).
Poi, tra un come va e l’altro, mi ha proposto una cosa che pensavo sarebbe arrivata molto tardi (e non si tratta di sesso sfrenato misto a incontri corpo a corpo tutti nudi nel fango): mi ha proposto di farle da assistente per un paio di mezze giornate, il tutto anche per ricambiare un piccolo favore che lei mi ha fatto.
Che dire poi, non ci ho pensato due volte, ed ho subito accettato, cercando di incastrare questo lavoro con quello mio al negozio. Quindi, ricordati i giorni in cui ho cambiato un po’ gli orari, ci siamo messi d’accordo su quando sentirci.
Resto di stucco e stupefatto (killer clowns from the outer space) e mi sembra quasi impossibile che non appena ho messo per iscritto un mio pensiero questo cominci piano piano a plasmarsi e prendere forma: è tutto il contrario della legge di Murphy!
La chiamerei di più una fatidica “legge del contrappasso”, in cui ho messo un po’ di ordine mentale nella mia zucca, e la dea bendata (che in questo caso è anche un bel pezzo di figliola) ha deciso che sono pronto a ricevere la sua carezza.
E secondo voi non dovrei accettare?!
Sarei veramente un idiota di prima categoria a non farlo, infatti sono solo un idiota di fascia C (ma questa è un’altra storia), ancora dilettante e salvabile.
Quindi questa mattina comincia con una giornata nuvolosa e minacciosa di pioggia, ma con tanto sole nel mio cuore!
Ah, oltre il fatto di avere sistemato un po’ le mie, confuse, idee; ho messo anche a posto le mie reazioni alla vita: nel film “c’è posta per te” un dialogo chiave tra Meg Ryan e Tom Hanks è quello in cui lei non riesce a reagire come vorrebbe e rimane in silenzio (magari con un omino munito di giornale, dentro la sua testa, che si muove in maniera convulsa sbatacchiandolo e sbraitando), mentre lui le dice che: il momento in cui riuscirà a dire quello che vuole e ad essere cattiva come avrebbe desiderato, si sentirà vuota e male. Lei ci riesce, ed anche più di una volta, finché non capisce di stare male perché innamorata di quell’uomo che l’ha fatta fallire. Poi sapete tutti come finisce… VOLEVO CON TUTTA ME STESSA CHE FOSSI TU! Bacio finale e carezza al cane.
Ecco, questo non è assolutamente il mio caso, e sono fiero di avere detto tutto quello che pensavo in quel momento, e penso proprio che sia anche salutare.
Ora vi saluto. Vi terrò informati dei vari sviluppi, belli o buoni che siano: in fin dei conti
La felicità dura un attimo;
il dolore e la sofferenza sono i demoni contrari che ci abbattono,
ma ci aiutano ad apprezzarla!
Cristian Pintacorona.
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