domenica 25 dicembre 2011

Bologna 14/12/2005 h. 11.43 a casa
Sogni ricorrenti


Eccomi arrivato ad uno dei momenti in cui faccio i conti con quello che mi frulla in quel caos che chiamo cervello, che è di un incasinato da fare schifo.
Stamattina mi sono svegliato, come sempre, la sveglia del mio sedere che trombetta così forte da farsi sentire anche dai vicini dirimpettai (e c’è una scala di mezzo come separatore sonoro) funziona alla grande e devo anche dire che il suono è anche divertente da ascoltare, quindi mi sveglio già rallegrato da me stesso (autocompiacimento) e senza strascichi di sonno. Ma anziché perdermi in frivolezze, le mie preferite, mi siedo a bordo del letto conscio di avere per un’altra volta ancora sognato quella persona che non vedo da molto tempo ,e che indirettamente mi ha cambiato la vita, e mi accorgo che nelle ultime 3 notti o più l’ho sempre sognata, in circostanze diverse, ma il succo era sempre lo stesso: parlare con lei del più e del meno di quello che accade nella nostra vita.
Quella persona è ancora a Palermo ha la sua vita  (ed io fortunatamente per lei non ne rientro se non in brevi parentesi in cui l’incontro per voluto caso, altrimenti sarebbe un casino ed io sicuramente non sarei qui!), e che forse sia stanco di Bologna, dove ormai ho mandato a puttane le vacanze estive per studiare, dove ho passato le mie ferie di una settimana con il ginocchio gonfio (anche questa è un’altra storia), dove continuo a lavorare; insomma quella Palermo che non vedo da ormai 5 lunghi mesi e della quale ho bisogno, come un reifetamento materno, per ricaricarmi e cambiare aria. Palermo dove sei? Sei così lontana, ma sei sempre nel mio cuore; ti voglio bene città che mi hai dato i natali (ah, ci siamo  quasi eheheh), ti amo città dalla calma apparente, ti amo e mi manchi da morire; ma come tutti gli amori grandi non è possibile stare con te, in te, perché la gente penserebbe male, la gente non può capire cosa sia l’amore, ed allora devo starti lontano, aspettando di diventare abbastanza forte da poterti rapire e portare via con me!...
Ma questa non è un’elegia alla mia città!
Ritornando ai miei pensieri…
I miei sogni, come sempre, sono paurosi e fantasiosi, non li si possono definire incubi;per esempio 2 notti fa ho sognato che parlavo con Lei, ed eravamo nel nostro vecchio liceo, non ricordi bene quello che dicevamo, ricordo soltanto le sue espressioni, i suoi modi di fare, e ricordo che stranamente quella scuola era diventata il footlocker in cui lavoravo 1 anno fa, lei arrivava in cerca di una scarpa, ed io la strappavo ai miei colleghi come mia cliente, mi chiedeva una cosa che in quel negozio (che in verità era il mio ex liceo adibito a magazzino) non c’era, ed io mi sbattevo come non mai per riuscirlo a trovare, di colpo mi trovavo nel vecchio bagno dei bidelli (oasi delle mie pisciate in solitari, ero l’unico che poteva accedervi) a parlare di qualcosa con un avvocato, dopodiché ritrovavo a Sferracavallo coinvolto in una battaglia contro forze sovrannaturali. Combattevamo usando il potere degli elementi, contro alcuni che usavano le nostre stesse tecniche.
Mi ricordo che la mia arma era una lunga katana fatta di luce roccia e fulmini, e mi dovevo scontrare con un mostro fatto di ali di palma e con al posto della testa un cono di carta con sopra una pallina da tennis, e quello non aveva armi, ma non potevo riuscirlo a battere; allora arrivava una anziana donna che mi aiutava avvolgendo il mostro in della carta e dandogli fuoco, e mentre lo faceva mi diceva di andare a chiedere l’aiuto di un certo “Bratto” che era nella villa lì vicino. Trovavo la villa e lo chiamavo gridando a squarciagola finché non arrivava il padre che mi faceva entrare e mi portava da questa persona che altri non era che “Lei”… e qui mi risvegliavo.
Il giorno dopo ho sognato che io Albo e Robo andavamo a trovare Fabò a Londra, dove abita per ora, e nel viaggio incontravo “Lei” e ci mettevamo a parlare (anche questa volta non ricordo quello che ci dicevamo). Il viaggio era breve ed in poco tempo ci trovavamo a Londra (dove non sono mai stato realmente) senza di “Lei” e traversato un ponte ci trovavamo sotto dei portici fatti tutti in metallo e plexiglas, e là arrivava un tipo su di un taxi giallo… (è un sogno vi ricordo), e ci proponeva di accompagnarci e fare un giro gratis per il quartiere perché il era malfamato e pericoloso. Come sempre Albo e Robo, paurosi ed insospettiti, non accettano, ma io sì, allora comincio a fare ‘sto giro passando per posti dove le prostitute nere erano agli angoli delle strade, mi porta ancora un po’ in giro finché non mi accorgo che sta girando intorno a qualcosa. Allora chiedo spiegazioni, ed il tale mi porta in un brutto posto, dove mi chiedeva di stare in una stanza di mezzo metro per qualche giorno, al fine di vendersi i miei organi; allora vista la situazione scappo gridando “aiuto” e per un fortuito caso ritorno al posto dove ero con i miei amici, ma lì non ci sono.
Allora scappo verso il ponte conscio del fatto che se fossi riuscito a passarlo senza che il tassista mi prendesse (perché mi rincorreva) sarei stato salvo (quel ponte sembrava lo scheletro in costruzione di quello della stazione di Bologna; tutto il mondo è paese, specialmente nei miei sogni!). allora scappo correndo sul cornicione, e quando arrivo dall’altra parte incontro Albo Robo e Fabò insieme che mi cercavano. Detto il fatto andiamo a casa di Fabò, che è una bettola senza letti, con una sola stanza in cui avremmo dormito noi tre più il coinquilino cinese, c’erano 2 grandi bagni ed una cucina che poteva ospitare mezza persona per volta. Sulla tavola c’erano resti di riso ed altro, io mi metto a mangiare e poi ci accomodiamo a terra parlando dell’accaduto, e poi finisce tutto in una grassa risata eh… Stop, il sogno finisce ed io mi sveglio.
E stanotte l'ho sognata di nuovo, ho sognato "Lei", e come negli altri, anche stavolta non ricordo ciò di cui parlavamo, ricordo solo lo sfondo di un tramonto al mare, il mio mare, e dopo qualcosa che suonava come un addio.
la cosa che ora mi viene in mente è: come mai sto facendo sogni in cui compare sempre questa persona, che peraltro sono sicuro di avere rimosso dal file "amore" (anche se in un certo modo l'ho spiegato prima)? che la voglia incontrare?
a voi è mai capitato di vedere qualcuno che vi ha fatto sussultare il cuore ed accorgervi di non provare più nulla? vi è mai capitato comunque di provare affetto incondizionato per quella persona?...
ah, però una cosa la ricordo: che stamattina mi sono svegliato con la gioia di vivere tra le gambe (il che rende una giornata degna di essere vissuta), e poi...beh cosa volete che vi racconti le cronache delle mie sedute al cesso??? ;-)
ciao ragazzi alla prossima!

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